Adempimenti preliminari all’avvio dell’istruttoria matrimoniale canonica con effetti civili
«Ai nostri giorni è più che mai necessaria l’assistenza ai giovani nella preparazione al matrimonio e alla vita familiare. Questa assistenza non può essere limitata all’espletamento delle pratiche per la celebrazione matrimoniale, ma deve abbracciare le diverse fasi della vita dell’uomo e della donna, affinché prendano coscienza dei valori e degli impegni propri della vocazione al matrimonio cristiano […]. La preparazione remota, prossima e immediata al matrimonio è regolata, nel quadro del diritto universale, dalle disposizioni attuative date dalla Conferenza Episcopale Italiana e da quelle proprie delle Chiese particolari in materia di pastorale prematrimoniale.
Al fine di promuovere una prassi comune, per la preparazione prossima e immediata al matrimonio siano accolte in ogni programma diocesano le seguenti indicazioni:
A chi bisogna rivolgersi per iniziare la pratica matrimoniale?
«L’istruttoria matrimoniale comprende alcuni adempimenti, da premettere alla celebrazione del matrimonio, ordinati ad accertare che nulla si oppone alla sua valida, lecita e fruttuosa celebrazione, verificando nei nubendi, in particolare, la libertà di stato, l’assenza di impedimenti e l’integrità del consenso (cfr can. 1066). Questi adempimenti sono affidati di norma, a libera scelta dei nubendi, al parroco della parrocchia dove l’uno o l’altro dei medesimi ha il domicilio canonico o il quasi domicilio o la dimora protratta per un mese.
Le prescrizioni canoniche riguardanti l’istruttoria comprendono: la verifica dei documenti; l’esame dei nubendi circa la libertà del consenso e la non esclusione della natura, dei fini e delle proprietà essenziali del matrimonio; la cura delle pubblicazioni; la domanda all’Ordinario del luogo di dispensa da eventuali impedimenti o di licenza alla celebrazione nei casi previsti dal codice di diritto canonico, dal presente decreto o dal diritto particolare» (DGMC 4-5).
Quali sono i documenti?
Documentazione canonica: Certificato di Battesimo, certificato di Cresima, certificato di Stato libero (quando è richiesto).
Documentazione civile:Certificato contestuale (detto anche cumulativo), certificato di morte del coniuge (per le persone vedove ed altri secondo i singolari casi).
Questi documenti, prodotti per entrambi i coniugi, dovranno essere consegnati al parroco che potrà così iniziare l’istruttoria matrimoniale.
«Il certificato di battesimo deve avere data non anteriore a sei mesi. Esso deve riportare soltanto il nome e il cognome, il luogo e la data di nascita del soggetto, l’indicazione del luogo e della data del battesimo e, se ricevuta, della confermazione. Le annotazioni rilevanti al fine della valida o lecita celebrazione del matrimonio e quelle relative all’adozione, eventualmente contenute nell’atto di battesimo, devono essere trasmesse d’ufficio e in busta chiusa al parroco che conduce l’istruttoria. I pastori d’anime siano solleciti nell’esortare i nubendi che non hanno ancora ricevuto il sacramento della confermazione a riceverlo prima del matrimonio se ciò è possibile senza grave incomodo (cfr can. 1065, par. 1)» (cfr. DGMC 7-8).
Consegna del fascicolo matrimoniale in Curia
Espletati tutti gli atti concernenti il procedimento, il parroco, che ha condotto l’istruttoria matrimoniale, attraverso un particolare modulo “riassume” la posizione dei futuri sposi indicando altresì il luogo di svolgimento della celebrazione del matrimonio. Il fascicolo di matrimonio unitamente al modulo riassuntivo dovrà essere chiuso e sigillato in una busta e consegnato dagli stessi sposi agli uffici della cancelleria vescovile, in particolare all’ufficio matrimoni che, dopo aver controllato l’idoneità della documentazione contenuta nel fascicolo rilascerà il Nulla Osta finale per la celebrazione del matrimonio.